Abbiamo il piacere di comunicarVi già da ora la nuova modalità di adesione al Concorso ASTER relativo alla V Edizione Catanese di OrientaSicilia – ASTERSicilia. Considerato l’elevato numero di elaborati che in passato ogni anno venivano consegnati al momento della visita in Fiera, si è reso necessario anticipare la consegna al momento della prenotazione della Scuola. Ciò consentirà anche una premiazione immediata ovvero nello stesso anno di partecipazione. Sarà pertanto necessario inviare già da ora il tema o i temi dei Vs. alunni tramite e-mail alla casella di posta presidente@orientacatania.it contestualmente al Modulo di Adesione alla V Edizione Catanese di OrientaSicilia – ASTERSicilia. Avremo così tutto il tempo per correggere i temi.
Il concorso sarà dedicato alla memoria del Prof. Vincenzo Brighina, fondatore di ASTER. Tutte le nostre attività trovano nel suo magistero, nel suo esempio e nella sua passione la loro sorgente permanente. In special modo, a lui dobbiamo l’idea ispiratrice del nostro modo di orientare. Dalla sua voce e dalle sue riflessioni abbiamo maturato la convinzione che può trovare la strada giusta soltanto colui che sa guardarsi dentro ed è in grado di far venire alla luce i suoi più profondi desideri e aspirazioni. A tal fine, indispensabile risulta una autentica formazione culturale. La cultura è uno dei mezzi più efficaci per maturare questa conoscenza che non è soltanto una realtà mentale ma è capace di suscitare grandi passioni e sostenere decisioni salde.
Per ASTER l’elaborazione del tema da parte dei ragazzi, sulla traccia da noi individuata, è un ulteriore e importante momento di orientamento: è un’occasione in più per loro per guardarsi dentro e scoperchiare i propri desideri…in questa fase, importante è il ruolo di Voi docenti che avete il privilegio di poterli seguire passo per passo sino all’individuazione di possibili itinerari di scelta. Altra importante novità di quest’anno è la volontà di ASTER di premiare anche i docenti. Per l’importante ruolo, infatti, che ASTER attribuisce a Voi docenti, abbiamo il piacere di premiare, non solo i ragazzi i cui elaborati si distingueranno per creatività e originalità ma anche il docente che li ha supportarti nella realizzazione! Vi invitiamo, dunque, a sollecitare i ragazzi che verranno a visitare la Fiera a realizzare, già ora un elaborato sulla traccia di seguito indicata.
“Un, due, tre. Abbiamo tutti imparato a contare indicando con le dita questi tre numeri. Ci hanno insegnato che due è due volte uno e tre tre volte uno. Così i numeri differiscono come quantità, ma sono identici dal punto di vista qualitativo. Eppure c’è un altro modo di considerarli. Certamente, non con il rigore e l’esattezza della matematica, ma con altrettanta importanza per la vita. L’uno è il numero della prima persona singolare, dell’Io, di colui che parla, agisce, vive. Il due è il numero che indica l’altro, l’alter non l’alius, cioè l’altro tra due, non tra molti. Questo altro è simile a me, è di fronte a me, è in relazione a me. Anzi questo due viene prima dell’uno, perché da un altro ho avuto la vita e da un altro mi è stata data la parola, da un altro ricevo in dono il riconoscimento, la stima, l’apprezzamento senza cui vivere è più difficile che respirare senza ossigeno. Il tre può essere sia il numero dell’altro, di colui che è diverso da me, senza alcuna somiglianza o prossimità, il numero della folla anonima oppure il tre è il numero della relazione fondamentale, è quel numero che fa di me e dell’altro un noi, una comunione di persone. Qui la matematica fa i salti mortali, in grande acrobazia. Il tre è quel numero che fa sì che il due sia uno senza perdere la sua dualità. Ognuno è altro dall’altro, ma in certo modo è uno con lui, perché li lega il noi che si crea dalla loro relazione. Questo noi non è riducibile alla somma di uno più uno, ma è qualcosa di assolutamente nuovo, di creativo, di generativo, di inedito, che sa di primo giorno della creazione. Forse la comunione che si crea tra due o più persone è la novità assoluta introdotta dall’uomo nella natura. Tanto straordinaria quanto fragile perché non sta in piedi senza l’impegno di entrambi. È un arcobaleno che dura solo se c’è qualcosa in più del puro slancio spontaneo.
Cosa c’entra tutto questo con la scelta del proprio indirizzo di studi dopo il diploma? Ci sono tre modi di immaginare il proprio futuro. Come uno, la mia corsa universitaria (non dimentichiamoci che corso richiama l’idea di correre) riguarda solo me, la mia autorealizzazione come se fossi un uomo solo in un’isola deserta, dotata della più sofisticata università telematica. Per scegliere bene il mio cammino dovrei calarmi nelle grotte profonde della mia identità e trovare alla fine dei cunicoli i miei desideri più autentici e portarli alla luce e prenderli come bussole animate o come navigatori forniti di GPS. Come due giungere alla matura convinzione che il mio futuro è legato a quello di altri per me significativi: familiari, amici e docenti; e che non posso capire i miei desideri senza una intensa vita relazionale e senza un confronto con coetanei e adulti e con quanti questa scelta l’hanno già realizzata. Come tre, significa pensare che una vita ricca e avventurosa trovi la sua consistenza nel dedicarci a creare, come in un moto per cerchi concentrici, noi sempre più vasti. La sfida consiste nel volerci spendere per il bene di tutti attraverso ciò che di più originale possediamo. Soltanto così possiamo raggiungere le sorgenti dei nostri veri desideri che sono tali perché possono animare grandi passioni. Ma le grandi passioni coinvolgono i noi di diversa entità e per questo durano e non annoiano. Soltanto se impariamo a contare fino a tre, siamo nella giusta direzione per raggiungere ciò che veramente vogliamo fare.”
Da quest’anno i premi ASTER saranno cinque e verranno assegnati ai temi, selezionati preventivamente da una apposita commissione, che si distingueranno per creatività e fantasia.
In occasione della VI Edizione Catanese di OrientaSicilia – ASTERSicilia, il Presidente Anna Brighina assegnerà i 5 premi ASTER ai ragazzi vincitori e ai loro docenti.